
Sestiere
Porta Maggiore

Il Sestiere di Porta Maggiore nasce nel lontano 1956 nel contesto della rievocazione storica della Quintana, per rappresentare la nuova area urbanistica in espansione verso est, al di là del Ponte Maggiore. La porta da cui trae il nome, oggi scomparsa, era stata realizzata tra il 1586 e il 1587 da Antonio Giosafatti nei pressi di Santa Maria del Carmine. All’interno del Sestiere si trovano numerosi monumenti di grande interesse come il Forte Malatesta, il Ponte di Cecco, la chiesa di San Salvatore di Sotto e il Campo dei Giochi all’interno del quale si svolge la Quintana vera e propria.


Il “Gruppo Sbandieratori e Musici del Sestiere di Porta Maggiore” nasce nel 1956 ed è patrimonio di una più ampia realtà che è quella della Quintana di Ascoli Piceno.
La realtà storica, culturale e spettacolare della Compagnia, trae origini dai codici militari di arte del maneggio della bandiera dati alle stampe fra il 1550 e il 1700 da maestri d’arme, codificati dell’alfiere e dal klet e, da specifici riferimenti culturali propri del territorio Piceno e Marchigiano, dove analisi storiche tuttora in corso stanno dimostrando l’esistenza spettacolare dello “Sbandieratore”. Rimanendo fedele alla tradizione locale, iniziata dal maestro Danilo Ciampini e continuata dal maestro Giovanni Nardoni, il gruppo ha analizzato tutta la grammatica espressiva dei movimenti storici; ne ha studiato tutta la sua intima natura, dilatato il valore estetico, amplificato il segnale emotivo giungendo ad una rinnovata espressività, necessaria per proporre in maniera altamente spettacolare il comportamento dell’ “Alfiere” sul campo di battaglia.


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